Pescatore di perle

La memoria non può limitarsi a registrare solo il male sofferto, ma deve far emergere anche il bene vissuto e ricevuto, ed edificare sul passato.

Nel 1970 Bejski fu nominato presidente della Commissione dei Giusti istituita nel 1963 presso il Memoriale di Yad Vashem, a Gerusalemme. Questo sarebbe stato il suo compito: ricordare il bene ricevuto durante il genocidio e cercare, trovare, onorare coloro che avevano salvato la sua vita e quella di tanti ebrei condannati, mettendo a rischio la propria.
Egli continuò a occupare tale carica fino al 1995.
Il suo ruolo fu quello di ”pescatore di perle” come lo definisce Nissim, cioè di ricercatore infaticabile in tutti i paesi che erano stati coinvolti dalla guerra e dalla tragedia ebraica, di uomini (più di 14.000) spesso non celebrati dalla storia, che gratuitamente, in nome della giustizia l’avevano illuminata con la loro presenza e azione, capace di contrastare la paura e il flusso del male, salvando migliaia di esseri umani dall’annientamento.