Quel vuoto che parla

Un viaggio spirituale quello che una trentina di parrocchiani di Mariano (Go) e di Visco (Ud) hanno intrapreso in un giugno assolato e caldo nella terra che ha dato i natali a Papa Giovanni Paolo II: la Polonia.

…La visita ad Auschwitz Birkenau inizia al mattino, arriviamo al campo percorrendo la strada che corre parallela ai binari, ora dismessi, sui quali transitavano i vagoni carichi di deportati. Visitiamo i blocchi dove vivevano i prigionieri e la guida ci illustra con parole e immagini quanto è avvenuto in quei terribili anni in quei luoghi. Ci spiega che c’è Auschwitz 1 e Auschwitz 2 (Birkenau) e quando ci spostiamo a Birkenau, a circa 3 chilometri di distanza, ci troviamo davanti uno spazio immenso, ora quasi vuoto, dove sono rimaste solo poche baracche ed in lontananza si intravedono i resti dei forni crematori, infatti prima della ritirata buona parte del campo è stato distrutto dai tedeschi in fuga, rimane il filo spinato ed una sensazione di sgomento che ti assale davanti a quel vuoto che parla… Ripensiamo a Padre Kolbe, a Edith Stein (ebrea convertita al cattolicesimo ed ora Santa Patrona d’Europa) ed a tutti gli uomini, le donne e i bambini che in quel luogo sono morti…

…Santi vicini a noi, santi protagonisti attivi dei loro tempi, tempi tragici, tempi di grandi cambiamenti. Abbiamo visitato un paese, la Polonia, dove abbiamo toccato con mano una fede partecipata e sentita, visto atti che rispecchiano una fede profonda e ci siamo portati a casa il desiderio di continuare spiritualmente quanto il pellegrinaggio ci ha lasciato nel cuore.

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(Dal settimanale Voce Isontina del 29/6/19)