Buona festa della Assunta. Nonostante le prescrizioni imposte dalle leggi anti Covid qui in Polonia che non permettono di scendere nel corridoio della cella ieri, 14 agosto, c’è stato concesso il dono di andare per ben due volte. Dapprima, al mattino, solo in due, con la delegazione ufficiale dei vescovi e dei frati più tardi.
Nel pomeriggio poi siamo tornate anche con la comunità e con una volontaria. In quel momento ci ha visto una guardia del Campo di Auschwitz, forse ci ha riconosciuto che eravamo le missionarie di Harmeze e senza nessuna richiesta da parte nostra ci ha condotto nel corridoio del bunker suscitando un po’ l’invidia di coloro ai quali non era stato permesso. La guardia si è fermata con noi il tempo della nostra preghiera a san Massimiliano. Poi siamo risalite e andate davanti al muro della fucilazione per continuare le nostra preghiera per tutte le vittime dell’odio di ogni tempo e per le intenzioni che c’erano state affidate anche attraverso i messaggi che ci giungono via mail. Alla fine la guardia ci ha accompagnate all’uscita. Lo abbiamo vissuto come un dono particolare, non previsto, forse neppure sperato, un segno del padre Kolbe che nel giorno della sua festa ci ha mandato un “angelo custode”.
Anna Matera, missionaria ad Harmeze
http://www.kolbemission.org/cella-amore