A distanza di alcuni mesi Bepi e Carla – due partecipanti al pellegrinaggio in Polonia dell’agosto 2015 – ricordano emozionati la loro visita ad Auschwitz.
La visita al campo ad Auschwitz ha creato nel nostro cuore come un senso di soffocamento: abbiamo continuamente davanti ai nostri occhi quelle mostruosità… le celle e in particolare il blocco 11, le camere a gas, il buco sul soffitto, i forni crematori e il cammino per arrivarvi, il muro delle fucilazioni, l’entrata al lager, le candele e i ceri accesi, le foto, gli sguardi, i loro occhi, una sofferenza indicibile che ci toglie letteralmente il fiato. Se pensiamo, poi, anche agli affetti di queste persone… prima divise dai propri cari, poi da loro strappate per sempre a causa delle atroci barbarie delle SS.
Questi ricordi non si cancelleranno mai in noi.
Durante questo percorso ci mancava il respiro, corpo e anima erano catturati e assaliti da profondo dolore, quasi a cedere spazio alle lacrime… molte domande attraversavano la nostra mente, e solo la preghiera riusciva ad attenuare la sensazione creatasi dinanzi a queste atrocità pagate da persone che ci permettiamo di definire sante.
Speriamo profondamente che il ricordo di questa terribile realtà sia di monito all’uomo affinché non ceda all’odio ma faccia predominare l’amore.
Bepi e Carla