Riprendiamo la pubblicazione di alcune testimonianze lasciate alle Missionarie di Harmeze da alcuni pellegrini:
…ma persino in questo luogo di morte – la vita e il bene – non hanno smesso di pulsare: storie, volti, episodi riaffiorano e ti donano la certezza che l’ uomo è e resta figlio di Dio, fatto a sua immagine, capace di elevarsi al di sopra di ogni abiezione.
Per questo motivo Auschwitz è un luogo di preghiera, di fede nella capacità dell’ uomo di ritrovare la sua dignità, perchè anche nella più nera delle notti, la croce ci parla e in eterno ci sussurra: “S o n o c o n t e …”
Francesca G.