Una lettera inviata alle Missionarie da parte di una coppia, al rientro dal recente pellegrinaggio in Polonia.
Care Maria Angela, Maria del Carmen, Paola ed Ercolina, oggi io e Stefano vi siamo vicini nel Giorno Speciale di padre San Massimiliano Kolbe e uniti nella preghiera per l’ultimo giorno della novena a lui dedicata.Il nostro pellegrinaggio con voi rimane indimenticabile così come i giorni di visita trascorsi insieme.Siamo rimasti commossi per la vostra dedizione e attenzione fraterna durante il nostro soggiorno nella vostra accogliente casa di missionarie.Soltanto adesso comprendiamo che il nostro desiderio di rendere grazie a Gesù e a Maria nel santuario della Divina Misericordia, non può essere disgiunto dalla visita al campo di concentramento di Auschwitz-Birkenau dove il male è imperversato per lunghi anni oscurando apparentemente la vita e la libertà di ogni uomo. Non possiamo fare a meno di scordare i due giorni di visita fatti ad Auschwitz in compagnia di Maria del Carmen dove l’orrore e il dolore di tutte quelle persone morte per l’olocausto non lasciavano spazio nei nostri cuori se non a dubbi e tristi interrogativi sugli orrori e le crudeltà sovra naturali che il cuore dell’uomo può compiere senza alcuna pietà. Ma davanti alla cella di padre Massimiliano abbiamo compreso che Gesù era lì a soffrire con lui e tutti i suoi compagni; il messaggio di speranza e coraggio destinato poi al mondo dona un seme di Amore così grande e impareggiabile, conforto e luce di vita a tutti i prigionieri e oggi anche a noi che abbiamo visitato quei posti. Ecco perché la Misericordia del Signore così grande e luminosa non può sbiadire di fronte al male nel mondo che purtroppo è ancora presente. La Polonia è terra di grande fede e noi ne siamo rimasti meravigliati perché con la forza della preghiera anche le persone che hanno vissuto tutti questi orrori hanno saputo rialzarsi in piedi e ricostruire la vita nelle belli cittadine che abbiamo intravisto.
Tra le orme e i percorsi natali di San Giovanni Paolo II abbiamo apprezzato parte della sua vita in Polonia e della sua Santità attraverso i racconti di Maria Angela e il caldo ricordo di tutti i polacchi che ancora oggi manifestano la sua presenza attraverso la preghiera, i luoghi e le chiese a lui dedicati.La vostra accoglienza è stata per noi unica e molto fraterna, così come le vostre preziose email che proponiamo negli incontri di preghiera per riflettere e vivere.Anche se finora non vi abbiamo mai scritto è soltanto per l’indolenza dei giorni frettolosi e impegnati, ma nulla di quei giorni è sfuggito e rimane sempre vivo nei nostri cuori.
Vi ringraziamo ancora nelle nostre preghiere. Un abbraccio, Anna e Stefano