Dalle testimonianze di alcuni pellegrini che hanno soggiornato nella casa di spiritualità delle missionarie ad Harmeze nel mese di agosto 2016.
Auschwitz è un nome che non lascia indifferenti:quando si cammina tra i blocchi, si incontrano gli occhi degli internati ritratti nelle fotografie, si avverte forte il peso di un dolore insostenibile. La terra ad Auschwitz trasuda sangue, se si alza lo sguardo verso il cielo si comprende che Dio non ha abbandonato le sue creature, ma è morto con loro, con loro ha patito e con loro è risorto. Questo luogo di morte e diventato memoria e monito, preghiera e testimonianza e la sua lezione resterà indimenticabile.
Federica
Oggi, lunedì 29 agosto 2016, sono andata ai campi di sterminio e, oltrepassando il cancello – sotto la scritta – mi ha sopraffatto una sensazione di angoscia . Il cuore e la mente si abbandonano, in pensieri offuscati da tanta crudeltà. E’ impossibile immaginare il dramma di tante persone sofferenti, provate della propria dignità. Non dobbiamo dimenticare il loro martirio, uomini, donne, bambini, innocenti e il dramma delle vite spezzate. Noi siamo la vostra voce, il vostro cuore e la vostra mente. Riposate in pace!
Annie